Manifesti intitolati "Grazie Alfieri" sono spuntati ieri mattina per le vie di Agropoli e immediatamente è scoppiata la polemica. Gli anonimi autori del testo infatti lo hanno firmato "i cittadini di Agropoli" il che lascerebbe pensare ad un unanime consenso in città verso il primo cittadino Franco Alfieri senza tener conto di chi invece non ne condivide l'operato. A farsi portavoce di questo malessere il direttore editoriale di "Trasparenza e Legalità" Umberto Domini che non le manda certo a dire agli autori del manifesto: "Così comè stato scritto - afferma Domini - il manifesto fa pensare che tutti i cittadini di Agropoli siano coinvolti (quando è risaputo che non è così!).
Questo manifesto carpisce la buona fede di tanti altri cittadini che invece non si riconoscono affatto in questo scritto. Ciò rappresenta unappropriazione indebita e meschina di un consenso non espresso. Detti manifesti infatti sono da ritenersi anonimi in quanto chi li ha redatti non ha avuto nemmeno lonestà di firmarsi e si è nascosto sotto la firma collettiva de i cittadini di Agropoli. Inoltre il manifesto non porta neppure, così come prescritto dalla legge, il nome della tipografia che lo ha stampato. Questi metodi omertosi non rispettano le regole della democrazia (che contempla invece la diversità dei giudizi) e coinvolgono in questo sopruso i cittadini di Agropoli che giustamente possono avere idee diverse e non intendono accomunarsi alle posizioni degli autori del manifesto.
La diffusione di opinioni e di pensieri, in democrazia, deve portare sempre la paternità di chi li esprime, specie quando viene fatta a nome di unintera comunità. Riteniamo quindi - conclude Umberto Domini - sia opportuno che le autorità competenti intervengono, anche per evitare che fatti di questo genere possano, in avvenire, ripetersi col rischio di inquinare la vita democratica di Agropoli".